Sera a Cabbio, olio, 1945
esposto al Kunsthaus di Zurigo
Mostra Arte del Ticino, 1945
esposto al Museo d'Arte di Mendrisio
Testimoni sulle colline 1988
Esposizione temporanea
Valle di Muggio allo specchio.
Paesaggio incantevole, paesaggio mutevole
8 aprile - 26 novembre 2017
Il paesaggio incantevole: le rappresentazioni pittoriche
Sono esposte 58 opere, di 16 artisti:
Pietro Chiesa, Guido Gonzato, Marie-Louise Manzoni-Audemars, Fausto Agnelli, Carlo Basilico, Rodolfo Soldati, Anita Nespoli, Samuele Wülser,
Luigi Taddei, Hans Brun, Lifang, Giuseppe Bolzani, Libero Monetti, Aldo Pagani, Samuele Gabai, Bertrand Viglino. Si tratta perlopiù di opere inedite e mai esposte in pubblico. L’intenzione è
di mostrare come alcuni artisti hanno interpretato il paesaggio della Valle, far emergere una visione originale e differenziata dei luoghi, aiutare a definire meglio alcune caratteristiche
del paesaggio, considerare aspetti che magari ci sfuggono.
Opere di Rodolfo Soldati presenti alla mostra:
Sera a Cabbio, olio, 1945
esposto al Kunsthaus di Zurigo
Mostra Arte del Ticino, 1945
esposto al Museo d'Arte di Mendrisio
Testimoni sulle colline 1988
Studio di rocce, olio, 1946
La ciüsa di Morbio Inf.
esposto alla Sala del Torchio, Balerna 1991
Paesaggio ad Arogno, olio, 1965
Paesaggio ad Arogno, olio, 1965
Comune di BALERNA:
Opere d'arte dalla collezione comunale
Sala del Torchio e atrio del Municipio
Da Rinaldi a Raggembass 19 novembre - 11 dicembre 2016
le opere di Rodolfo Soldati presenti alla mostra
Alberi di Sant'Antonio
olio su tela
1976
Val Bavona, olio su tela, 1980
da giovedì 18 agosto a domenica 11 settembre
2016
Mostra di Arte Sacra
Pedrinate - Oratorio San Giuseppe
Di seguito alcuni momenti della mostra:
Il lungo percorso artistico di Soldati è stato contrassegnato, oltre che da luminosi paesaggi, nature morte e appassionati ritratti, da raffigurazioni religiose nelle quali l'artista, con felice tocco moderno, specchiava la sua cristallina testimonianza di fede.
Tra le opere esposte, oltre a oli, disegni e tecniche miste, anche qualche lavoro in bronzo e terra cotta.
Stralci della presentazione della mostra
Rodolfo Soldati e l'Arte Sacra
(per gentile concessione Gabriela Spurk Bernasconi)
...
Durante tutta la sua vita R.S. ha coltivato la sua passione per l'arte. Già nel ragazzino delle elementari e delle medie si manifestò un gran talento per il disegno che si confermava anche durante l' apprendistato nella classe di disegno del Prof. Dante Chiesa. Da allora non ha mai smesso di sviluppare le sue capacità esercitandosi in modo molto individuale e piuttosto da autodidatta provando tutte le tecniche a sua disposizione. Scuola gli diventa la vita stessa, la natura che lo circonda, i paesaggi che traversa in bicicletta e non da ultimo il suo vivo interesse per quello che facevano gli artisti del suo tempo.
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Il risultato è uno stile tutto suo. Uno stile che lo dimostra senza dubbio come figlio del suo tempo per la libertà nella scelta dei colori, la scioltezza dei disegni e la espressività delle immagini. La critica ad esempio lo avvicina più che altro ad un espressionismo di stampo nordico facendo riferimento in particolare ad Oskar Kokoschka.... .Ma con la stessa libertà si tiene anche ben lontano da tutti i movimenti contemporanei. Non abbandonando mai un certo realismo figurativo crea un'arte del tutto personale alimentata fondamentalmente dal proprio vivere e sentire.
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Ci troviamo davanti a delle rappresentazioni figurative ben riconoscibili sì, ma mai di un realismo naturalistico anzi a volte quasi al limite dell'astratto. Vediamo delle figure disegnate con dei tratti piuttosto essenziali e, con il passare degli anni, sempre più gestuali che non trovano tanto interesse nel dettaglio delle fisionomie o dei vestiti, ma piuttosto nella relazione e nella dinamica fra di loro. La vera forza di questi dipinti deriva dall' uso dei colori. Questi colori sostituiscono quasi ogni sfondo figurativo, fanno appena cenno a architettura o paesaggio, ma sono loro l'elemento costitutivo per l'interpretazione dei singoli motivi. Oserei quasi dire che descrivono paesaggi di emozioni.
Parlo di colori che a dipendenza del motivo o dell'epoca si possono dimostrare molto teneri, armoniosi e sensibili come p.e. in alcune Madonne con Bambino,nell'annunciazione o nella Madonna devota(verde).
Vediamo però anche colori molto forti a volte puri e lucidi, altre volte anche bui e tempestosi che con pennellate energiche e ogni tanto addirittura quasi violente parlano di paura, di dolore, di sofferenza e tristezza.(Vediamo in questa sala p.e. la Deposizione o alcune annunciazioni)
Queste caratteristiche valgono inanzitutto anche per le opere esibite nella sala al primo piano e in particolare quelle che riguardano le drammatiche scene della passione di Cristo.
Ci vediamo così confrontati con tutte le tensioni ed emozioni dell'essere umano che ritrovano eco in noi stessi e rendono palpabile l'importanza speciale dell'avvenimento descritto: la ragazza Maria innocente alla quale l'angelo annuncia la buona notizia che lei accoglie con cauta tenerezza e fiducia; o nell' altra annunciazione dove con ruoli un pò invertiti l'angelo davanti ai suoi piedi le crea forse anche un certo tormento....,vediamo una Madonna che è vera madre tenera e fiera;ma anche una Maria madre che piange il figlio morto in tutta la sua tristezza e depressione....
Ci troviamo quindi davanti a un'arte sacra che con mezzi comunque moderni ci dà l'impressione di parlare di un vangelo sentito e vissuto sulla propria pelle e che ci rende partecipi in modo molto diretto, immediato e toccante.
Gabriela Spurk Bernasconi
Alcune immagini del VERNISSAGE di apertura della mostra (18.08.16) con l'ensemble musicale di Bruna Del Parente e la relatrice Gabriela Spurk Bernasconi.